Le Giovani Matres di Anna Maria Zoppi.
Quattro donne, moderne “Matres” a protezione dello sport e del libero movimento artistico, in armonia tra corpo e anima, che vibrano sulle note di una danza olimpionica. Quest’opera di Anna Maria Zoppi si pone come bandiera per la “Sgambettata 2021” organizzata dalla Federazione Italiana Camminatori Sportivi a Santa Maria Capua Vetere. Velate dai cinque colori olimpionici, le quattro figure sembrano simboleggiare quella molteplicità che, attraverso lo sport, unisce popoli e persone di tutta la terra: un simbolo per unire e integrare, tramite il movimento armonico e sinuoso sprigionato dal dipinto. Un trait d’union effuso dalla mano dell’artista. Unione e molteplicità, due concetti che sembrano essere alla base della recente ricerca in cui da un po’ di tempo si è calata l’artista casalese. I suoi ultimi lavori tendono sempre più a una decostruzione, non solo dei fragili e platonici corpi femminili che animano i suoi quadri, ma di tutto ciò che li circonda e li ingloba. Qui anche la “meccanica” sensualità si materializza e viene scomposta in pezzi con una propria autonoma anima. Ci troviamo di fronte a “quell’annientamento del concetto di sistema che unifica il tutto”. La Zoppi si pone in una diversa lettura delle cose, che “smonta” e libera l’oggetto da quel tutto organico e funzionalmente unitario. Trapela nei suoi lavori una tendenza verso la ricerca di quella realtà assoluta per entrare in contatto ravvicinato con le cause prime dell’essere e quindi della sostanza, in bilico tra metafisica e ontologia. Uno stravolgimento di quello che la realtà vuole farci apparire, esasperato da tinte potenti e decise magistralmente accompagnate dall’artista sulle sue candide tele. Colori netti, decisi e simbolici dal cui contrasto nascono pacifiche inquietudini, ma anche fermenti di mutevoli piaceri per chi usufruisce di quella creatività artistica. Le quattro giovani “Matres” di Anna Maria Zoppi accompagneranno in misterioso silenzio, lungo la regina viarum ed altre strade storiche di Capua Vetere, il passo libero dei partecipanti alla rituale “Sgambettata”, esaltandone i valori dell’atletismo in una sana competizione.(recensione di Gianni Di Dio).
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